La tematica dei guard rail killer preoccupa da molti anni noi motociclisti. Per questo motivo siamo felici della proposta di ordine del giorno a firma dei consiglieri Lorenzo Baratter, Luca Giuliani, Chiara Avanzo, Walter Kaswalder, Graziano Lozzer e Lorenzo Ossana volta ad aumentare le installazioni di guard rail “salva motociclisti” sulle strade della Provincia di Trento.
Per vedere il documento del Gruppo Consiliare Partito Autonomista Trentino Tirolese d.d. 26 luglio 2016 cliccare sul seguente link: PODG Guard rail motociclisti
Speriamo che questo interessamento ufficiale sia seguito da un’effettiva installazione dei nuovi guard rail, più sicuri per i motociclisti.
Molti incidenti mortali o comunque gravi, avrebbero potuto avere un esito diverso con l’utilizzo di questi nuovi dispositivi.
E’ opportuno anche rimarcare che un aumento di sicurezza sulle strade comporterebbe dei benefici di vario tipo, anche economici e turistici, oltre a quelli evidenti di sicurezza.
La presenza di “strade sicure” sul nostro territorio avrebbe un’immediata ricaduta pubblicitaria e, si spera, potrebbe spronare altre regioni o provincie nell’adottare questa nuova tecnologia.
In Spagna, precisamente a Madrid, è stato investito 1 milione di euro per la sicurezza dei motociclisti (vedi articolo “la stampa”) mentre in Italia “sulla base dei dati forniti da Polizia Stradale e Carabinieri, lo scorso anno sono morti nel Belpaese 471 centauri, 81 in più rispetto al 2014, con un pauroso incremento di oltre il 20%, ben superiore alla crescita media delle vittime della strada (+1,3%). I giovani sono i più esposti: 442 decessi hanno riguardato motociclisti sotto i 30 anni, peraltro in in calo del 6% (28 morti in meno). ”
Ma come sono questi guard rail di nuova concezione? L’idea è molto semplice, il problema del guard rail classico è l’effetto ghigliottina per i motociclisti, per evitare ciò basta posizionare un’altra “fascia” in materiale plastico o gommoso (tecnicamente infatti si definiscono guard rail a doppia fascia) come nell’immagine qui sotto.
Esiste anche un’associazione che si sta impegnando a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema, l’AMI – Associazione Motociclisti Incolumi Onlus.
Nel 2013, a livello nazionale, c’era stata una risoluzione del Movimento 5 stelle per impegnare il governo ad affrontare il problema. La proposta era stata approvata all’unanimità alla Commissione Trasporti della Camera.
Ora non ci resta che aspettare sperando che i tempi della politica, nell’adottare una soluzione che finalmente è stata trovata, non comportino un ulteriore aumento delle vittime da “guard rail”.