Ciao Mario per adesso ti dobbiamo salutare cosi, tra le righe di un articolo con il cuore ancora incredulo. Quello che più ci rattrista è non poterti accompagnare un’ultima volta come sarebbe spettato ad un uomo della tua grandezza. Sei nato in mezzo alla guerra nel rombo assordante del “Pippo”, poi hai deciso di seguire la passione e le “scorribande giovanili” ed hai creato da zero e con niente una carrozzeria che molto presto ti avrebbe reso orgoglioso.
Hai poi deciso di fare il tuo ingresso nel nostro piccolo rifugio, un posto dove i problemi svaniscono ed è questo ricordo che ci fa emozionare di più e che porteremo sempre con noi. Ci ricordiamo ancora la tua forza nel muovere ogni singolo muscolo del Pippo Zanini; ci torna alla mente la tua voce che brontola e dopo il tuo viso stirarsi in un grande sorriso e sollevarsi in una risata così forte da far tremare e travolgere d’allegria chi ti stava vicino. Ai nostri giovani hai sempre detto di non arrendersi, di fare attenzione a non perdersi.
Sono un paio d’anni purtroppo che non sentiamo la tua voce, perché per uno strano scherzo del destino la vita, con un gioco subdolo, ha voluto metterti alla prova e ti ha lasciato vivere prendendosi gioco del tuo essere. Come si fa non piangere sapendo che il tuo sorriso lo rivedremo soltanto in fotografia e la tua voce la sentiremo solo in un video.
Hai fatto del Pippo Zanini la tua seconda famiglia. Mario, nel tempo che fugge ti porteremo con noi sempre in ogni momento, in ogni battito del cuore ed in ogni singolo giro motore e sorrideremo!
Quando tutto questo sarà finito potremo dedicarti l’omaggio che meriti!
CIAO MARIO!