Addio a Cornelio Cramerotti una delle figure storiche del Moto Club Pippo Zanini.

Cornelio si è spento e con lui una grande parte di storia del nostro sodalizio.

Ancora ragazzo il “Cramer” entra nel Pippo Zanini come socio nel 1959 grazie alla passione per le motociclette che gli permette di essere pilota motocross con eccellenti risultati agonistici. Poi il salto di qualità, ci prova, ci crede, vuole contribuire all’espansine di un grande nome come quello del sodalizio di cui faceva parte e con coraggio decide nel 1964 di entrare nel Consiglio Direttivo. Un po’ di gavetta, un paio di anni per capire come funziona, e il primo grande incarico di cui fiero raccontava fino a pochi mesi fa; diventa Direttore Turistico. Negli anni a cavallo fra il ’69 ed il ’71 il suo spiccato carisma e la sua passione per le due ruote lo portano a sognare di realizzare un’impresa titanica per qualsiasi Moto Club di quel periodo. Il Cramer ci crede, lavora fino allo sfinimento, ci riesce e vince; c’è veramente riuscito e fiero per il Centro di Rimini per tre anni consecutivi in occasione del Motoraduno sfila, con il gruppo di motociclisti più numeroso, per il centro della Riviera. Ha fatto la tripletta. Ma Cornelio, come già detto, non era solo da strada, era un promettente pilota a tutto terreno infatti al fianco dell’amico Sergio Berlanda fu uno dei promotori delle attività motoristiche a livello agonistico soprattutto nel ramo del Motocross dove collezionò svariate vittorie. Insomma il Cramer è sempre stato uno che a testa bassa faceva man bassa di vittorie.  

Un uomo tutto d’un pezzo Cornelio, uno che alla notorietà non ci faceva caso ma sapeva benissimo di essere un personaggio di grande influenza e molto amato nella comunità Roveretana, ed anche nel nostro moto club, e gioca a suo favore la grande umiltà ed i valori che lo hanno sempre accompagnato anche nei momenti meno facili della sua carriera. La sua grande affidabilità dopo la carica turistica lo porta alla carica di tesoriere dove pacato e calcolatore non si faceva mai sfuggire un centesimo e con fierezza lo ammetteva. La sua propensione ad anteporre il bene del Moto Club prima degli interessi personali ci ha fatto comprendere quanto sia stato importante per la crescita costruttiva sia del sodalizio che dei giovani appassionati che si affacciavano per la prima volta alla porta della direzione. Non c’è ne vergogniamo e lo diciamo tanti giovani e meno giovani passati dalla nostra direzione sono diventati grandi anche grazie ai suoi insegnamenti. Questa sua capacità di condivisione e di stare insieme gli sono valse nel 2015 la nomina di Presidente Onorario.

Purtroppo adesso non ci rimane che dire CIAO CORNELIO amico di mille avventure e grande uomo.